Enrico Intra – Piani diversi (2011/2014) [Official Digital Download 24bit/96kHz]

Enrico Intra – Piani diversi (2011/2014)
FLAC (tracks) 24 bit/96 kHz | Time – 47:01 minutes | 824 MB | Genre: Jazz
Studio Masters, Official Digital Download | Front Cover | © Alfa Music

“Piani diversi”, l’ultimo progetto discografico di Enrico Intra è un nuovo, grande segno della vitalità creativa di questo maestro assoluto del Jazz italiano ed europeo. E’ il primo album pensato quasi interamente in piano solo, con nuove composizioni e improvvisazioni che formano un percorso titolato Anbahnen op. 10. Il Cd propone un Jazz europeo nel quale la musica di Intra dialoga con la suite op. 14 di Béla Bartók, eseguita da una giovane allieva dei Civici Corsi di Jazz, Giulia Molteni. L’attenzione ai giovani è sottolineata anche dalla bonus track: il brano 442 secondi, realizzato al Piccolo Teatro di Milano con sette nuovi talenti del Jazz Italiano: Alessandro Lanzoni, Francesco Diodati, Andrea Andreoli, Paolo Orlandi, Gabriele Evangelista, Dino Rubino e Mattia Cigalini. Musicista imprevedibile, Intra si muove ancora una volta nell’ambito di un Jazz che senza perdere il proprio senso estetico, incontra l’universo sonoro euro colto in maniera unica.

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Dave Liebman, Enrico Intra, Marco Vaggi, Tony Arco – Liebman meets Intra, Live (2008) [Official Digital Download 24bit/96kHz]

Dave Liebman, Enrico Intra, Marco Vaggi, Tony Arco – Liebman meets Intra, Live (2008)
FLAC (tracks) 24 bit/96 kHz | Time – 01:07:40 minutes | 1,36 GB | Genre: Jazz
Studio Masters, Official Digital Download | Front Cover | © Alfa Music

Ogni nuovo progetto e registrazione di Enrico Intra ha sempre una sua propria e autonoma peculiarità artistica; Liebman meets Intra Live non fa certo eccezione. Eppure, già dopo il primo ascolto – ed è risaputo come i lavori di Intra per essere apprezzati in pieno richiedano diversi ascolti – sembra che quest’ultimo lavoro si ritagli un posto di rilievo all’interno della pur vasta e varia produzione del pianista e compositore milanese. Certo, per chi ha familiarità con i dischi di Intra, questa con Dave Liebman riporta subito alla memoria un’altra celebre registrazione con un celebre sassofonista americano, Gerry Mulligan, di cui ricalca anche il titolo, Gerry Mulligan meets Enrico Intra – correva l’anno 1976. La riproposizione del titolo vuole suggerire una continuità e costruire un ponte lungo oltre trent’anni, non c’è dubbio. E tuttavia, pur trattandosi di uno scontro tra titani, Liebman non è Mulligan e, forse, il sassofonista di Brooklyn, anch’egli raffinato e colto compositore, nonché uno dei più europei tra i jazzisti americani, ha una sensibilità artistica più adatta a “leggere” il complesso e stratificato mondo musicale di Intra e a districarsi nella sua articolata rete di rimandi e sonorità non soltanto jazzistiche. Quanto Liebman vi si trovi del tutto a suo agio è immediatamente percepibile.
Nel live al Teatro Villoresi di Monza (l’ultimo brano è stato invece registrato alla Casa del Jazz di Roma), Liebman non si limita affatto a svolgere diligentemente, come spesso accade, il ruolo dell’ospite d’eccezione; il suo contributo è tutt’altro che accessorio e dimostra invece un’affinità e una partecipazione profonda con l’estetica musicale di Intra. E non poteva essere altrimenti, dal momento che le composizioni di Intra richiedono non soltanto una grande cultura musicale e una tecnica fuori dall’ordinario, ma anche la disponibilità a mettersi in gioco in un’improvvisazione totale – e Liebman non si è di certo risparmiato, anzi ha suonato ai suoi massimi livelli, offrendo assoli di valore assoluto.
Dicevamo che i lavori di Intra esigono ascolti diversi e attenti – Liebman meets Intra non solo non fa eccezione, ma richiede uno sforzo ancora ulteriore. Ma ne vale la pena. Il brano di apertura, Mazurca, è un piano solo di Intra ispirato a Chopin, che ne rievoca le atmosfere “notturne”, ma non bisogna lasciarsi ingannare: già con l’introduzione di solo sax di Liebman a Bluestop l’atmosfera si fa infuocata e, con l’eccezione della ballad Il Mi di Corso Venezia, il ritmo è sostenuto per tutto il cd – l’apporto della sezione ritmica di Marco Vaggi e Tony Arco risulta infatti fondamentale. La scaletta presenta composizioni di Intra che abbracciano circa venticinque anni della sua produzione e si richiamano esplicitamente a stili e generi musicali diversi: Bluestop, Per Donatoni (dedicata al compositore colto Franco Donatoni), Per una Serenata, Ragtime, Rock; eppure, di tali generi, resta quasi esclusivamente la struttura base, mentre comune è piuttosto il lavoro ironico di decostruzione a cui sono sottoposti per lasciar spazio all’improvvisazione più libera. Ciò non toglie tuttavia che il terreno comune sia quello del jazz e del jazz americano in particolare: basti ascoltare www.liebman.it e il pianismo intriso di swing di Intramood. Non mancano, inoltre, tracce delle sperimentazioni più recenti di Intra, come in Punto Due – Intraludes, in cui Alessandro Melchiorre tesse un tappeto elettronico, mai invadente, su cui lo stesso Liebman improvvisa in modo molto suggestivo.
Insomma, Liebman meets Intra è, brano dopo brano e nota dopo nota, un’esplorazione mai scontata della tradizione del jazz e delle sue prospettive più attuali; lascia senza fiato fino all’ultima nota, anzi fino all’ultimo applauso del pubblico che la suggella. –Dario Gentili, Jazzitalia

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